Descrizione
Il Duomo di Santa Domenica, Patrona di Mandanici, sorge nella parte bassa del Borgo e ne ha anche rappresentato, con la sua mole e importanza, il determinante urbano dello sviluppo. Insieme ai palazzi nobiliari delle famiglie Scuderi e Mastroeni-Longo (sec. XVII-XVIII), determina la forma della piazza irregolare antistante l’ingresso, punto di confluenza dell’antica viabilità. Di vetusta origine, probabilmente del XII secolo, il documento più antico che ne attesta l’esistenza risale al Trecento.
La pianta basilicale a tre navate e la composizione triangolare della facciata, comprendente tre portali d’ingresso con una grande finestra al secondo ordine in asse col portale principale, denuncia la derivazione dal Duomo di Messina che ebbe notevole influenza nelle scelte stilistiche degli architetti che costruirono le Cattedrali in diversi centri del territorio messinese.
Ancora più accentuata è la similitudine del campanile a torre, cuspidato, con quello del Duomo messinese crollato nel terremoto del 1783. Fra il XVII e il XVIII secolo fu realizzata la facciata mentre l’interno venne impreziosito da un tripudio di stucchi barocchi e rococò, realizzati tra il 1696 e il 1711.